Saviano mantovano

17 Ottobre 2008:

"Mantova dia la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano"
Ecco il testo dell’appello che un gruppo di cittadini mantovani ha rivolto al sindaco di Mantova affinché conceda la cittadinaza onoraria a Roberto Saviano, l’autore di Gomorra. I firmatari chiedono agli altri sindaci di sostenere l’appello. La Gazzetta online invita i lettori e la società civile a sottoscrivere la proposta.

Alcuni di noi, perché presenti, si sono commossi quando, da solo, sul palco del nostro Teatro Sociale lo scrittore Roberto Saviano ci ha raccontato a quanto ha dovuto rinunciare. La sua giovane età ci ha fatto sentire fratelli maggiori o genitori, per quanto putativi, feriti dalla sua solitudine. Tutti siamo profondamente coinvolti dal dramma che in questi giorni ha proclamato: cittadino senza patria in casa sua. Quindi le chiediamo, signor Sindaco, di dare la cittadinanza onoraria di Mantova allo scrittore Roberto Saviano perchè si senta ancora cittadino fra i cittadini. E solleciti altri sindaci a fare altrettanto, anche in nome di quel bisogno di sicurezza che tutti percepiamo come bene comune. Noi sollecitiamo a farsi sentire chi condivide i nostri sentimenti e questa proposta.
Alessandro Della Casa; Sandra De Santis; Danila Dessy; Giorgio Parise; Paolo Portioli; Alberto Rigamonti

10 Novembre 2008:

il consiglio comunale di Mantova conferirà all’autore di Gomorra, Roberto Saviano, minacciato dai boss della camorra e costretto a vivere sotto scorta, la cittadinanza onoraria. L’atto ha un alto valore morale perché testimonia della vicinanza di Mantova allo scrittore (che ha appena compiuto 29 anni).
Prima della seduta consiliare, dalle 15 alle 23, sotto la loggia di Giulio Romano in via Pescheria, personalità delle istituzioni e della società civile si alterneranno nella lettura pubblica di Gomorra.
«Un atto doveroso» aveva definito il conferimento della cittadinanza il sindaco Fiorenza Brioni. L’empatia tra lo scrittore casertano e i mantovani nacque al Festivaletteratura in settembre quando, dal palco del Sociale e davanti agli avvocati del clan dei Casalesi seduti in prima fila, Saviano mise al corrente l’opinione pubblica della sua vita sotto scorta, lontana dagli affetti più cari, per le continue minacce di morte ricevute. Un mese dopo, altre minacce dei clan spinsero sindaci ed esponenti politici di vari schieramenti a proporre il conferimento della cittadinanza onoraria dei loro Comuni allo scrittore.

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